SAN LAZZARO SERENISSIMA VICENZA

Le partite della settimana

SABATO 1/11/2025

Ore 15:00 (Giovanissimi) Calcio Gazzo - San Lazzaro Serenissima 6 - 0

Ore 15:00 (Juniores) Camisano Calcio 1910 - San Lazzaro Serenissima 2 - 2
(F. Bance, E. Campagnolo)


DOMENICA 2/11/2025

Ore 10:00 (Allievi) San Lazzaro Serenissima - Isola Castelnovo 1 - 5
(A. Targon)

Ore 14:30 (2a categoria) Real Rampazzo - San Lazzaro Serenissima 0 - 1
(S. Baldeh)

La nostra famiglia
Accogliamo con orgoglio ed entusiasmo il ritorno nella famiglia del San Lazzaro Serenissima di ROBERTO DE PETRI.
Friulano di nascita ma vicentino d’adozione, ha giocato accanto a campioni come Riva, Domenghini, Sormani, Vinicio, Cinesinho, Vendrame, Damiani, Bardin, militando in Serie A con il Lanerossi Vicenza e il Cagliari, giocando poi con Reggina e Padova.
Cresciuto nel Lanerossi Vicenza (alla guida di allenatori come Menti e Vicariotto) esordisce in serie A l'8 Gennaio 1967. Ricorda con particolare piacere la stagione calcistica 1969/70, nel quale il Lanerossi si piazza all'8° posto e De Petri segna due gol di cui uno alla Juventus.

Terzino destro o sinistro (a seconda di chi doveva marcare) è il marcatore designato di Gigi Riva quando il 18 Gennaio 1970 il Cagliari (poi vincitore dello scudetto) scende al Menti. È qui che il bomber realizza il memorabile gol in mezza rovesciata che rimarrà per sempre impresso nella storia del calcio italiano; lo stadio gremito all'inverosimile si alza tutto in piedi ad applaudire il gesto tecnico del campione sardo. De Petri, con il numero 2 sulle spalle, è nella foto che compare nella maggior parte degli annali calcistici, ritratto accanto a Riva.

L'anno successivo De Petri passerà proprio al Cagliari scudettato di Manlio Scopigno, su suggerimento dello stesso Riva che gli affibbia il soprannome di "Pedro".



Nel 1969 veste 2 volte la maglia azzurra della Nazionale B Under 23.



Oggi 78enne, Roberto non ha mai perso l'amore per quel calcio romantico, e continua a cercare di trasmettere alle nuove generazioni i valori che ha imparato, l’importanza dell’educazione e della crescita umana oltre che sportiva, sottolineando sempre che per meritare di giocare "bisogna tornare a fare la gavetta".

BENVENUTO TRA NOI ROBERTO!!!!